I nuovi quartieri residenziali costruiti a ovest, presentano lo schema della città-giardino, con villette monofamiliari a schiera. L’elegante interno a schema basilicale con croce latina, conserva bei dipinti, tra cui: quello bizantino che ritrae la patrona Maria SS. Oltre a via Marconi, vi sono anche altre strade che incrociano ortogonalmente il Corso Vittorio Emanuele, (o che comunque confluiscono in esso) e alcune sono anche confini di quartiere, ovvero via Salvatore Damaggio Fischietti, via Giacomo Navarra Bresmes, via Filippo Morello, via Morso, via Matrice, via Mallia, via Marotta, via Vinci, via Casale, via Cannizzo, via Sant’Agostino, via Cocchiara, via Cattuti, via San Sebastiano, via Campochiaro, via Luigi Cadorna, via San Francesco, via Cocchiaro, via Giuffré, via San Giovanni, via Picceri, via Santa Maria di Gesù, via Catalano (tratto finale), via Trieste e via Aldisio Fischietti. La cittadina arabo-medievale di Eraclea (o Heraclea) costituì il primo nucleo urbano fondato dopo la distruzione greca del 282 a.C. Posizionata nella zona compresa tra il cimitero Monumentale e la chiesa di San Giacomo Maggiore, pare che fosse dotata di numerose chiese e perfino di rete fognaria. Il nucleo cittadino, di forma rettangolare, presentava un’estensione di oltre 40 ettari, un possente sistema di fortificazioni con castello all’angolo sud-est ed un porto caricatore.
Qui è possibile osservare un bastione trecentesco, in parte crollato negli anni 40. Sempre in via Istria, vicino alle scale di via Filippo Morello, è possibile osservare la torre detta ‘dello Sperone’, dal nome del quartiere dove è situata e quattro poderosi contrafforti all’altezza con la via Miramare, sebbene rovinati dalla presenza di alcuni balconi in cemento; il tratto di viale Mediterraneo con il bastione di porta Marina e almeno due torrioni; i ruderi del Castello federiciano o Palazzo ducale in piazza Calvario e altri tratti di mura in via Porta Vittoria. È registrato tuttavia l’assalto dei corsari turchi avvenuto nel 1793. Furono prese di mira due galeotte di pescatori che avevano gettato le lunghe reti a poca distanza dalla costa, ma quella volta la sorte favorì i siciliani. Come attaccante vince un campionato russo con la Dinamo Kiev ma si distinguerà da tecnico per l’intercambiabilità dei suoi giocatori che si dovevano adattare a saper ricoprire più ruoli. Nei due campionati successivi, sotto la presidenza di Giovanni Sardo, la squadra ottiene un secondo (1937-1938) e un quinto posto (1938-1939) nel campionato di I Divisione.
Da segnalare in quella stessa stagione il contributo alla vittoria del campionato dell’attaccante Fabrizio Roberti, capocannoniere con 31 reti. Si tratta di un cartellone annuale promosso dall’Amministrazione Comunale comprendente una serie di iniziative tese ad allietare la stagione estiva in città. Nel 1233 il re Federico II di Svevia decise di fondare sui ruderi della città greca il nuovo centro di Terranova che sarebbe diventato punto di riferimento per l’economia circostante. Attorno al centro storico federiciano (1233 sopravvivono le vestigia dell’antico sistema difensivo con tratti di mura, torrioni e porte incastonati nei prospetti delle moderne abitazioni. Quasi tutte le porte furono distrutte nell’800, tranne Porta Marina, smantellata negli anni sessanta dalla Soprintendenza di Agrigento, in previsione di un futuro rifacimento. Dalla fondazione del 1919 fino al 1922 il club ha giocato con una casacca a righe verticali bianche e celesti, con una maglietta in stile Argentina. Presenta un prospetto in stile neogotico e, al suo interno, un pregiato polittico in legno intarsiato.
Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della nazionale albanese. Lo stesso argomento in dettaglio: Cinema in Sicilia. È possibile ricondurre le origini delle impanate al dominio spagnolo in Sicilia avvenuto fra il 1516 e il 1713, grazie ad alcuni documenti che citano le impanate di Gela ed altri prodotti da forno simili, risalenti al seicento, proprio durante il dominio degli spagnoli in Sicilia. Alla fine le dimissioni sono inevitabili, con lo spagnolo tornato alla quotidianità delle proprie passioni. Uno dei piatti tipici della città di Gela sono le impanate, un prodotto da forno molto simile alla focaccia, con numerose varietà di ripieni. Ensi è uno dei rapper più tecnici d’Italia. Scorrendo i social network ed ascoltando in giro l’umore dei sostenitori milanisti, vien fuori però che la separazione fra il marchio Adidas e il Milan non crea poi tutto questo scompiglio, anzi, tuta chelsea 2025 in molti la vedono come una sorta di liberazione. Al momento il record è della maglia del Manchester United, che riceve da adidas 98 milioni di euro all’anno in base al contratto della scorsa estate valido fino al 2025. Poi il Bayern Monaco con 80 milioni (scadenza al 2030). Il Real al momento nel prende circa 40 di milioni a stagione da adidas.